Besso è un romanzo su un fittizio bar-ristorante di Lugano. Sul suo gestore, la sua clientela, il suo quartiere, il suo mondo. Perciò parla delle nostre conoscenze, della nostra cultura, un bar che frequentiamo e in cui i giovani ferventi entusiasti di calcio, bariste ambiziose, professionisti pieni d’impegni, cassiere, muratori, ex camerieri in cerca di lavoro, macellai che passano la notte a fare i dj, calzolai di Bally in pensione e tranquilli lettori di giornali interagiscono tra loro. Il gestore del bar, un uomo di mezza età che lavora molte ore al giorno, cerca di servire pranzi deliziosi e di essere affabile con tutti i tipi di clienti per tenere a galla la sua attività commerciale e restare un orgoglioso, gentile, rispettoso essere umano. Il romanzo descrive brillantemente gli impulsi, le credenze, la paura, l’ironia, la simpatia e le tensioni che caratterizzano la nostra esistenza d’oggi. Inoltre vediamo come gli eventi nazionali e locali influenzano le vite di tutti i personaggi.